ANATOMIA
Il nervo sciatico, parte dalla zona lombare, percorre il gluteo, passa dietro la coscia del ginocchio, fino ad arrivare al piede dove si ripartisce tra parte posteriore e anteriore. È un nervo bilaterale che deriva dagli ultimi due nervi spinali lombari(L4 ed L5 ) e dai primi tre sacrali (S1, S2 ed S3).
È responsabile della sensibilità e della motilità della zona che innerva.
CAUSE
Tra le cause più comuni che determinano compressione ed irritazione del nervo sciatico, ci sono:
- ernia del disco
- sindrome del piriforme
- spondilolistesi lombosacrale
- stenosi del canale spinale
- fratture lombari, del bacino od arto inferiore
La lombosciatalgia può essere inoltre conseguente a situazioni quali:
- sedentarietà
- lavori con movimentazione di grossi carichi
- stress
- gravidanza
Tra i soggetti più a rischio:
- anziani; a causa del naturale invecchiamento, la colonna subisce trasformazioni che possono predisporre ad ernia del disco
- lavoratori soggetti a movimentare ripetutamente carichi importanti od a compiere frequentemente torsioni della colonna od assumere posizioni prolungate nel tempo
- soggetti diabetici; la neuropatia diabetica può interessare anche il nervo sciatico
SINTOMI
A seconda delle cause scatenanti, il dolore potrà essere acuto, puntuale e persistente, oppure subdolo e diffuso, o ancora lieve con improvvise acutizzazioni.
Il dolore é spesso accompagnato da intorpidimento nella zona interessata, con sensazioni urenti o di scossa elettrica, ridotta sensibilità, riflessi ritardati.
I sintomi spesso peggiorano dopo sforzi fisici intensi, tosse o starnuti ed in condizione di ansia o stress. Nella fase acuta in genere il dolore condiziona il movimento, talvolta impedendolo in ogni sua forma. Nelle fasi successive, spesso si adottano posture antalgiche, ossia che evitino il dolore.
DIAGNOSI
Prima di ricorrere ad indagini strumentali come RX o RMN o TAC, di fondamentale importanza sarà l'esame clinico del paziente con raccolta della storia dei sintomi, dell' anamnesi patologica remota e prossima e soprattutto con la somministrazione di alcuni test diagnostici.
Ulteriori approfondimenti diagnostici saranno necessari nei seguenti casi:
- improvviso ed inspiegato peggioramento dei sintomi
- trauma alla colonna precedente l'insorgenza dei sintomi
- perdita di controllo degli sfinteri anali e vescicale
- movimento fortemente compromesso e debolezza muscolare notevolmente differente rispetto alla gamba controlaterale.
TRATTAMENTO
La fisioterapia, da sempre, ha notevole successo nel trattamento della lombosciatalgia. É importante che il programma terapeutico sia declinato sulla base dei sintomi e della fase in cui il paziente si trova.
Nella fase acuta il trattamento sarà di tipo manuale con tecniche molto delicate e rispettose del dolore. In aggiunta si potranno utilizzare terapie fisiche per ridurre lo stato di infiammazione ed il dolore. Si passerà poi alla somministrazione di esercizi terapeutici per ridare flessibilità alla colonna e riprogrammare il gesto motorio.
Infine si passerà al ricondizionamento posturale, per eliminare gli atteggiamenti antalgici che si saranno instaurati nel corso del tempo.
Per prevenire le recidive, sarà opportuno adottare degli accorgimenti come:
mantenere posture corrette, utilizzare adeguatamente ogni parte del corpo durante il sollevamento di pesi, fare regolarmente esercizio fisico.
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